mercoledì 7 dicembre 2011

RINGRAZIAMENTO A RANU' E MELFI

    Lettera aperta alla popolazione montegiordanese.

Ancora una volta rimango basito e nauseato, dal modo di fare politica e dalla mancanza di confronto e programmazione territoriale, mancanza che i nostri politici non mancano di evidenziare in molte occasioni.
Leggendo l’articolo, per l’ennesima volta mi rendo conto che nell’alto jonio cosentino, non può nascere una vera collaborazione politica e di sviluppo socio-economico, tra i vari paesi del circondario.
Apprendo mio malgrado che il caro amico e compagno Ranù, vuole portare a Rocca Imperiale il polo scolastico, al solo fine di sviluppare ulteriormente il proprio territorio, a spese del nostro paese ( Montegiordano ).
Rammento al consigliere Ranù che molte volte lui stesso è venuto nel comune di Montegiordano, nelle varie competizioni elettorali a chiedere sostegno, e che puntualmente la popolazione montegiordanese ha risposto con un ampio consenso.
Lo stesso Ranù si è sempre prodigato e speso, nel ribadire che i paesi del circondario hanno bisogno di un omogeneo sviluppo, al fine di trarre tutti un adeguato progresso e benessere.
Non mi sembra che la proposta fatta in simbiosi con il consigliere Melfi rispecchi i buoni propositi.
Le stesse parole vanno rivolte al consigliere Melfi, lui stesso come il collega, in passato ha usufruito del consenso elettorale dei montegiordanesi, molte volte il consigliere Melfi è transitato nel nostro territorio alla ricerca di consensi, con altrettanti buoni risultati, ha trovato sempre terreno fertile, almeno così pare di ricordare.
Oggi io in primo luogo ma penso gran parte del popolo montegiordanese ha avuta la giusta ricompensa, nel aver creduto ed appoggiato spesso la vostra politica.
Il ringraziamento da parte vostra è avvenuto nel modo seguente:
alla proposta fatta che individuava Montegiordano come autonomia scolastica e destinava Rocca ed Amendolara la reggenza del polo scolastico, i nostri cari amici hanno pensato bene di chiedere un’altra reggenza, così da potersi spartire equamente le stesse, escludendo di fatto Montegiordano.
Nel ringraziare i due politici per la considerazione nei confronti di quel paese che molte volte li ha sostenuti,
voglio informare gli stessi che il sottoscritto Giuseppe Salerno, si impegnerà politicamente ( nel proprio piccolo ) come facente parte del partito di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’, di cui lo stesso Melfi è segretario, affinchè la prima proposta messa sul tavolo, proposta che designava Montegiordano autonomia scolastica e Rocca ed Amendolara
reggenti venga avallata da parte dell’assessore Maria Francesca Corigliano.
Si avvierà al più presto una raccolta firme contro questa proposta, chiunque intenda partecipare a questa iniziativa è da parte mia ben accetto.
Sinceramente penso che l’assessore Maria Francesca Corigliano, nel frattempo ritorni sulla prima proposta, sarò molto felice se la mia iniziativa fosse resa vana, dal ripensamento dell’assessore, che ringrazio preventivamente.
Mi dispiace ribadire che ancora una volta una proposta scellerata venga fatta dal segretario del partito Sinistra Ecologia e Libertà, di cui faccio parte, ma questo non toglie che ad una proposta scellerata si reagisca in modo netto e si dica un secco no.
Con la presente invio i miei più distinti saluti a tutti.
Monte giordano 7/12/2011
                                                                                     Firma
                                                                     GIUSEPPE SALERNO
                                                        ( SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ )

lunedì 5 dicembre 2011

SCIOPERO DEI CONSUMI.

IL TEMPO DELL'AZIONE
Inventare nuovi modi di azione
 
Inventare nuovi modi di azione

Nel passato per ribellarsi agli aristocratici dell'economia e della politica, i cittadini disponevano di 2 mezzi d'azione che sono stati efficaci per più di due secoli: lo sciopero e le manifestazioni.
Oggi questi mezzi sono insufficienti.
Lo sciopero non è più un mezzo adatto perchè può essere praticato solo da una piccola minoranza. Dagli anni '70-'80, milioni di lavoratori sono stati sostituiti da robot, computer o da altre persone che fanno un lavoro da schiavo per uno stipendio di miseria nei paesi del Terzo mondo. Ne un disoccupato ne la gente con un lavoro precario o interinale può scioperare e tanto meno chi ha un lavoro fisso, per paura di perdere il proprio posto di lavoro.
Anche le manifestazioni hanno perso la loro efficacia. Quando una manifestazione si svolge pacificamente, senza violenza da parte della polizia, non è altro che l'evento di una giornata, poi l'indomani, ciascuno torna alle proprie abitudini ed ai propri consumi. In breve, per il governo, una manifestazione non è altro che un'animazione festiva di strada. In fin dei conti, non c'è tanta differenza tra una manifestazione cittadina o sindicale e la Gay Pride o la Techno Parade…
Per i cittadini ed i contro-poteri è ora necessario di inventare nuovi mezzi d'azione.
Lo sciopero generale del consumo

I cittadini hanno fra le loro mani un'arma assoluta: lo sciopero generale del consumo.
Questo non è un modo di boycottare delle marche in particolare, ma un movimento generale, come nel 1968, il cui scopo è di formulare delle rivendicazioni globali.
Già da ora ciascuno di noi può cominciare lo sciopero del consumo: comprando solo lo stretto necessario, smettendo di adulare delle marche assimilandole ad un immagine della felicità. Prima di ogni spesa bisogna chiedersi in quali condizioni sociali ed ecologiche sono stati creati i prodotti. Lo sciopero individuale del consumo può anche essere un modo per essere più liberi. Consumando meno si spende meno quindi diminuisce la dipendenza dal denaro ed il tempo dedicato al lavoro.
Lo sciopero generale delle nascite

Esiste un' altra arma cittadina che non è mai stata utilizzata ne pensata fino ad ora : lo sciopero generale delle nascite. Cioè, smettere di fare bambini per non fornire così nuovi schiavi al sistema finchè delle rivendicazioni globali non sono state soddisfatte. Privi di nuovi schiavi-consumatori da sfruttare il sistema sarebbe a breve condannato e quindi obbligato a cedere.
Come ogni arma assoluta, questa ha un risvolto negativo: se i Padroni del Mondo si rifiutassero di cedere, l'assenza di nascite porterebbe alla fine dell'umanità. Però, ciò a cui ci stanno preparando (a base di trapianti, clonazioni, modificazioni genetiche, ibridi uomo-animale, il tutto su un pianeta devastato) può definirsi umanità?
Creare nuovi circuiti economici

Il sistema commerciale è stato inventato 5000 anni fà per favoreggiare le relazioni tra le risorse e le necessità. Questo sistema, sviluppandosi, ci ha permesso di ottenere tranquillità materiale e prosperità che altrimenti non avremmo potuto avere.
Ma oggi, questo sistema, si rivela sempre meno capace di portare a termine la sua missione e nello stesso tempo è diventato sempre più incapace di soddisfare le esigenze della maggior parte della gente. Il sistema economico si dimentica di milioni di persone, sia del Terzo mondo che dei paesi sviluppati.
Parallelamente, il sistema economico è anche diventato incapace di sfruttare le risorse, lasciando milioni di persone senza lavoro e facendo svolgere a molti lavoratori mansioni che non esprimono il loro potenziale. Numero di talenti e di intelligenze vengono spesso in questo modo sprecati e purtroppo "addormentati" o distrutti, per non essere stati stimolati ed utilizzati.
E' quindi necessario notificare il fallimento del sistema economico e di crearne uno nuovo, cioè un nuovo circuito economico completo, con le sue ditte, le sue banche, i suoi lavoratori ed un sistema monetario diverso per facilitare lo scambio dei beni e dei servizi.
Questo nuovo tipo di moneta deve essere formulata in "unità di tempo" con lo scopo di stabilire un'equivalenza trasparente tra il tempo e il denaro. Per esempio, se una persona lavorasse 5 ore, riceverebbe cinque crediti di tempo, con i quali si potrebbe comprare 5 ore di tempo di altre persone o, detto in un altro modo, dei prodotti che avrebbero necessitato 5 ore di lavoro per la loro produzione.
Il "costo-tempo" di un prodoto dovrà integrare :
- il tempo necessario alla fabricazione del prodotto
- il tempo che è stato necessario per fare l'utensile che serve alla fabbricazione del prodotto, frazionandolo nel tempo di utilizzazione di questo per fabbricare il prodotto
- il tempo utilizzato per la commercializzazione e la gestione amministrativa
- il tempo utilizzato per la ricerca e lo sviluppo
- una frazione di tempo per finanziare gli investimenti futuris
La ripartizione del "costo-tempo" dovrà essere trasparente e quindi menzionata sull'etichetta del prodotto.
Le nuove associazioni di baratto e di "scambio di servizi" (come il SEL francese) sono i primi tentativi verso un circuito economico alternativo.
Sfruttare la differenza tra i valori ufficiali e la realtà

Il sistema deve conservare un'apparenza democratica, e i valori ufficiali della nostra società dovrebbero sempre essere la libertà, i diritti dell'uomo, la giustizia, la legge uguale per tutti, la priorità dell'interesse generale...
Per i contro-poteri, basta quindi mostrare i problemi e dimostrare che i valori fondamentali sono infranti, compreso da quelli che dovrebbero esserne i protettori.
La gravità dei problemi accellera la presa di coscienza

I problemi ecologici sono oggi talmente gravi che sono diventati un'evidenza per la quasi totalità della gente (inquinamento dell'aria, degli oceani, del suolo, dell'acqua e delle falde freatiche, distruzione delle foreste, della bio-diversità, dei paesaggi, buco dell'ozono, cambiamenti climatici maggiori...)
Allo stesso tempo, gli effetti nocivi del capitalismo selvaggio e della mondializzazione sociale ( disoccupazione, deregolamentazione, delocalizazioni, precarietà, flessibilità, miseria e schiavitù dei paesi del Terzo mondo,...) stanno anche loro diventando un'evidenza.

COCCODRILLI PIANGONO

Fornero si commuove e piange / Foto - Video

ROMA - Elsa Fornero, ministro del Lavoro, è scoppiata a piangere in confrenza stampa domenica sera mentre illustrava i provvedimeni del governo sulle pensioni. Il ministro del Welfare stava dicendo: «i vincoli finanziari oggi sono severissimi: nessuna riforma nell'anno della sua introduzione da risparmi. È un meccanismo lungo. E allora abbiamo dovuto, e ci è costato anche psicologicamente, chiedere un sacr...». Il ministro non termina la frase che sui riferiva al blocco della perequazione delle pensioni e inizia a piangere.

In soccorso del ministro Fornero interviene lo stesso Monti che, togliendola dall'imbarazzo, prende la parola per proseguire l'illustrazione delle misure previdenziali previste dalla manovra. Con disinvoltura e padronanza il premier spiega il meccanismo della deindicizzazione che ha suscitato la commozione del ministro del Welfare, ma poi rivolto alla Fornero: «commuoviti ma correggimi», le dice

LA MINISTRA FORNERO PIANGE PER I TAGLI.
MA VAI A CASA CHE NON TI HA VOTATO NESSUNO.

MONTI DRACULA

05/12/2011 12:12

ROMA - Ripristino dell’Ici, riforma delle pensioni, incremento dell’Iva del 2 per cento, aumento delle accise sui carburanti, tagli agli enti locali. Sono i principali provvedimenti contenuti nella manovra economica varata dal governo Monti. Un decreto legge da 20 miliardi di euro netti da spalmare nel triennio 2012-2014, con possibili correzioni per interventi a favore del lavoro e delle imprese. Questi i punti principali della manovra finanziaria del governo Monti.

PENSIONI. E' stato deciso il completamento della riforma della previdenza con l'estensione dal primo gennaio 2012 a tutti del metodo contributivo per il calcolo delle pensioni per le anzianità future. Viene istituito un sistema flessibile per l'età di pensionamento, che viene elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita flessibile incentivata fino a 70 anni, per gli uomini la fascia di flessibilità è tra 66 e 70 anni. Le regole per le lavoratrici del settore privato raggiungono l'equiparazione ai lavoratori nel 2018. E' garantita l'indicizzazione piena delle pensioni minime e parziale per quelle fino a due volte il minimo in circostanze estremamente difficili.

NUOVE IMPOSTE. Viene anticipata l'introduzione sperimentale dell'IMU. Tale intervento accresce il contributo che viene chiesto al patrimonio e alla ricchezza allo sforzo per superare la crisi. A ciò si aggiunge l'intervento fiscale una tantum con una aliquota dell'1,5% a carico dei capitali rientrati in Italia con il cosiddetto "scudo fiscale". Si aggiungono altresì le imposte su taluni beni di lusso (auto di grossa cilindrata, barche, aerei).

IVA E PAGAMENTI. L'aumento dell'IVA è deliberato in 2 punti percentuali a decorrere dal primo settembre 2012, a copertura della clausola di salvaguardia e da attuare solo nel caso in cui sia necessario. In tal modo si evita che scatti la riduzione automatica di tutte le deduzioni e detrazioni fiscali in particolare sulla famiglia.
La ridefinizione delle agevolazioni andrà a finanziarie il Fondo per la Famiglia istituito dal decreto approvato.
Viene attuato un pacchetto antievasione che prevede il divieto di uso del contante per pagamenti superiori ai 1000 euro; i pagamenti telematici per la PA; una fiscalità di favore per le imprese individuali e artigiane che consenta l'emersione. E' stato deliberato un insieme di liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per i trasporti, e per gli orari degli eserciti commerciali; vengono potenziale le funzioni dell'Antitrust.

IRAP. Attraverso la deducibilità integrale dell'IRAP-lavoro vengono favorite le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, e 2 miliardi nel 2013 e nel 2014. Vengono previsti con l'IRAP interventi a favore di donne e giovani per 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni del periodo considerato.

SISTEMA ACE. Con l'introduzione del meccanismo denominato ACE di favore fiscale alla raccolta di capitale di rischio, in modo da favorire la patrimonializzazione delle imprese, si interviene con un'azione di 1 miliardo di euro nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014. Viene rifinanziato il trasferimento alle regioni per il traporto pubblico locale; viene finanziato un programma per accelerare la utilizzo dei fondi strutturali europei, che altrimenti l'Italia rischia di perdere; viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese con l'obiettivo di mettere a disposizione delle PMI garanzie per circa 20 miliardi di credito Vengono resi duraturi nel tempo tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aree colpite da calamità naturali.

TAGLI AGLI ENTI. Il Governo ha avviato un'azione di selezione e di riordino dei programmi di spesa con l'abolizione di una serie di enti ritenuti non più utili. In particolare, le Province vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento. Vengono abolite le giunte, ridotti a 10 i consiglieri provinciali, e ridotte drasticamente le spese in funzioni già svolte da altri enti territoriali. A seguito della nomina a Ministro senza portafoglio del prof. Filippo Patroni Griffi, il Presidente Monti ha comunicato al Consiglio la sua intenzione di conferirgli l'incarico per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
E' stato prorogato lo scioglimento dei Consigli comunali di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) e Gricignano d'Aversa (Caserta). Sono stati anche prorogati stati d'emergenza già dichiarati nella città di Roma e nelle province di Sassari, Olbia e Tempio (strada statale SS-OL) per problemi legati al traffico ed alla mobilità, nonché nella Provincia de L'Aquila e nell'intera Regione Abruzzo per il terremoto del 6 aprile 2009.
Su proposta del Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ed al fine di consentire il completamento delle operazioni di risanamento delle istituzioni locali in cui sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata,

LAVORI INTERINALI. Il Consiglio ha condiviso l'iniziativa. Successivamente il Consiglio ha approvato, su proposta dei Ministri per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e del lavoro e delle politiche sociali, Enza Fornero, uno schema di decreto legislativo per l'attuazione della direttiva 2008/104, che disciplina la tutela dei lavoratori dipendenti dalle agenzie di lavoro interinale ("agenzie di somministrazione" secondo il decreto Biagi) per migliorare la qualità del lavoro svolto da questi impiegati presso imprese utilizzatrici. Sul testo verranno acquisiti i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari.


PER FARE QUESTA MANOVRA NON CI VOLEVA MONTI ( BOCCONIANO ) BASTAVA UN MACELLAIO.

domenica 4 dicembre 2011

Sprechi della politica: viaggio a Comitini, il paese dei dipendenti pubblici

comitini

È amaro constatare che c’è voluto un articolo del New York Times per smascherare uno di casi più clamorosi riguardante i costi della politica italiana, costi inutili e dannosi per le tasche dei cittadini. Oggi vi proponiamo infatti un ideale viaggio a Comitini, paesino siciliano di 960 anime in provincia di Agrigento, che ha una curiosa particolarità: 9 vigili urbani e ben 64 impiegati lavorano per il Comune.

VADA PER I 64 IMPIEGATI, MA I VIGILI SI FANNO LE MULTE TRA DI LORO.