1 MAGGIO FESTA
DELL’IPOCRISIA
Oggi 1
maggio festeggiamo la festa dei lavoratori, in un Paese come l’ITALIA dove la
disoccupazione è ormai ai limiti della sopportazione questa festa sembra una
presa in giro.
Se poi allo
stato attuale della realtà, si aggiunge che sul palco di qualche città italiana
oggi saliranno i sindacati corresponsabili di questo sfracello, allora
l’incazzatura è ancora più accentuata.
Un sindacato
che per decenni ha barattato i diritti dei lavoratori italiani, solo ed
esclusivamente per accrescere il proprio potere politico e per sfruttare lo
stesso solo per un unico scopo, quello di scalare le poltrone rosse del
parlamento italiano.
A volte
usiamo dei termini, ma non riflettiamo bene sul loro significato.
Un termine
usato in questi anni in modo strumentale dal sistema politico italiano è.
Conflitto d’interessi
“ Si
verifica un conflitto d’interessi quando viene affidata un'alta responsabilità
decisionale ad un soggetto che abbia interessi personali o professionali in
conflitto con l'imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire
meno visti i propri interessi in causa.”
Ecco la
definizione di conflitto d’interesse, se pensiamo bene questo conflitto è
sicuramente attribuibile a moltissime persone politiche, anche il neo
governissimo o grande ” inciucio “ presenta
al proprio interno personaggi con un conflitto d’interessi abbastanza evidenti,
purtroppo la grande informazione oggi si guarda bene a menzionarne i nomi, dopo
il monito arrivato da parte delle alte autorità istituzionali, tutti si sono adeguati o quasi, fortunatamente
possiamo ancora leggere su qualche giornale ( a dire la verità su uno solo )
come stanno effettivamente le cose.
Come dicevo
questo conflitto d’interesse non può essere erroneamente attribuito alla classe
politica, ma anche ai sindacati confederali che perché rappresentanti dei
diritti dei lavoratori.
Se facciamo un’analisi
attenta della realtà, vediamo che con la politica, per contrattare i diritti
dei lavoratori sia essi economici che di altra natura, si siedono i sindacati,
anzi si siedono i sindacalisti, quindi persone fisiche, quelle stesse persone
che dopo pochi mesi “di purgatorio “ ,ce le troviamo catapultate nell’ agone
politico senza per altro essere passati dalla consultazione popolare.
Allora oggi
che dovrebbe essere la festa dei lavoratori, sul palco non dovrebbero salire a
mio avviso quei soggetti politico-sindacali che nelle stanze del potere
riscrivono i contratti sempre al ribasso svuotando di contenuti e diritti gli
stessi.
Non possiamo
e non dobbiamo essere ipocriti, una volta esisteva il sindacato, paladino dei
diritti dei lavoratori, oggi esistono delle agenzie di servizi, che per la
compilazione di documenti si fanno anche pagare.
Io nel mio
piccolo sono un lavoratore, ma non mi sento e non voglio essere rappresentato
dal sindacato italiano o almeno da quelli confederali, appunto per il loro
spaventoso e mostruoso conflitto d’interessi che hanno, e nessuno mi convince
che la loro investitura politica deriva dal fatto che all’atto pratico tendono
ogni volta ad abbassare l’asticella dei diritti dei lavoratori e dei
disoccupati italiani.
OGGI 1 MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI, PREGO
I SINDACATI CONFEDARALI DI NON ESSERE IPOCRITI E SCENDERE DAL PALCO, SOLO CHI
OGNI GIORNI CON SERIETA’ E CONVINCIMENTO SOSTIENE LE LOTTE DELLE LAVORATRICI
ITALIANI E DEI LAVORATORI , PUO’ E DEVE ESSERE LA VOCE DELLA RAPPRESENTANZA.
Giuseppe Salerno