domenica 17 giugno 2012

POLITICI ITALIANI.. VECCHI E NERVOSI


                             PERCHE' LA VECCHIA POLITICA NON E' CREDIBILE



Molti esponenti politici oggi incominciano a dimostrare nervosismo verso il governo Monti.
Vediamo di capire il perchè.

VEDIAMO PRIMA CHI SI E' AFFIDATO A MONTI  E  NON CI PENSA NEMMENO DI METTERLO PER UN SOLO MINUTO IN DISCUSSIONE E' CASINI.
BE CASINI HA TUTTO L'INTERESSE PERSONALE NASCOSTO DA UN INTERESSE POLITICO DI PORTARE QUESTA LEGISLATURA ALLA FINE.
VISTO LE ULTIME ELEZIONI CON I VOTI PRESI DICIAMO CHE IL FAMOSO CENTRO NON SOLO NON SAREBBE PIU' INDISPANSABILE ALLE ALLEANZE, MA RISCHIEREBBE ( SPERIAMO ) DI SPARIRE, GIUSTAMENTE CASINI SPERA CHE MONTI ARRIVI ALLA FINE COSI' LUI HA IL TEMPO O UNO SPIRAGLIO PER COLLOCARSI IN UN LATRO MOVIMENTO O PARTITO CHE LO POSSA TRAGHETTARE PER DIRETTISSIMA DI NUOVO IN PARLAMENTO.

IL PARTITO DI BERLUSCONI&ALFANO  INCOMINCIA A SUBIRE L'AZIONE POLITICA DI MONTI, SICCOME QUESTO GOVERNO NON HA AVUTO LA FORZA DI INTACCARE I POTERI FORTI, HA FATTO PAGARE LA CRISI A TUTTI INCLUDENDO ANCHE QUEI PICCOLI IMPRENDITORI CHE ERANO GLI ELETTORI PIU' ASSIDUI DI BERLUSCONI,
POI CON LA SUA ROVINOSA USCITA DI SCENA ( io non ci credo ci sarà sempre un d'alema a salvarlo) IL PDL ORMAI E' HAI MINIMI TERMINI POLITICI E RAPPRESENTATIVI NON CREDO CHE AD OGGI NESSUNO POTRA' RISOLLEVARLO ( MEGLIO COSI').
SICCOME MONTI AD OGGI NON SEMBRA VOLER CAMBIARE ROTTA, BERLUSCONI&ALFANO OGGI DEVONO DECIDERE SE MANDARE A CASA MONTI O ANDARCI LORO E PER SEMPRE. PENSO CHE LA DECISIONE SARA' MOLTO SEMPLICE DA PRENDERE.

I PARTITI DI OPPOSIZIONE LA LEGA E IDV  A TORTO O RAGIONE HANNO DECISO DI NON APPOGGIARE QUESTO GOVERNO, E SECONDO ME POLITICAMENTE ALLA FINE QUESTA DECISIONE PAGHERA' E ANCHE MOLTO IN TERMINI DI VOTI.

UN RAGIONAMENTO A PARTE VA FATTA SUL PD.
QUESTO PARTITO POLITICO E' RIUSCITO NELL'IMPRESA STORICA DI NON DIVENTARE MAI UNA VERA ALTERNATIVA AL PDL.
SE ANCORA OGGI IL PARTITO DEMOCRATICO NON ROMPE GLI INDUGI, MANDA A CASA MONTI E CHIEDE LE ELEZIONI UN MOTIVO CI SARA'.
SECONDO ME IL MOTIVO E' CHE NON RIESCONO A GOVERNARE, NON HANNO IDEE DI COME AFFRONTARE LA CRISI DI COME MUOVERSI O DOVE METTERE LE MANI, ALLORA COME PONZIO PILATO, BERSANI SE NE LAVA LE MANI.
LOGICAMENTE ESSENDO IL PD UNO DEI PARTITI PIU' VECCHI DEL MONDO, NON E' FACILE AFFRONTARE DETERMINATE PROBLEMATICHE ALLORA CON LA SCUSA DEL BENE NAZIONALE ASPETTANO IL MIRACOLO CHE QUALCUNO TROVI LA SOLUZIONE, PER POTER DIRE UN GIORNO : VISTO CHE AVEVAMO RAGIONE AD APPOGGIARE MONTI!!!!
COME AL SOLITO IL PD VIVE DI SOGNI ETERNI, COME DEL RESTO I SUOI RAPPRESENTANTI ETERNI NEI SECOLI.

I PARTITI NON PRESENTI NEL PARLAMENTO OGGI O SI ADEGUANO AD UN RICAMBIO GENERAZIONALE NON DI FACCIATA, O SARANNO RISUCCHIATI DAL MOVIMENTO 5 STELLE.

IN QUESTO TROPORE POLITICO, ASFITTICO E INGESSATO E' ARRIVATO GRILLO,  CHE HA SCOMBUSSOLATO L'IDEA POLITICA DI TUTTI. QUANDO HANNO SENTITO NAPOLITANO LANCIARE IN CAMPO IL GOVERNO TECNICO, I VECCHI POLITICI PENSAVANO CHE QUESTO GOVERNO ARRIVAVA AL MOMENTO GIUSTO , PER SEDIMENTARE TUTTA LA LORO INCAPACITA' POLITICA, RISOLVENDO UN PO' DI PROBLEMI RIDANDO SLANCIO AL PAESE, E COME DAL NULLA RITORNAVANO LORO.

MA TRA LA POLITICA DI MONTI FATTA DI TASSE PER TUTTI E TAGLI DI POSTI DI LAVORO, SENZA CONTEMPLARE UN PERIODO DI CRESCITA ADEGUATO AL MOMENTO E GRILLO CHE CAVALCANDO ( GIUSTAMENTE ) L'INCAPACITA' POLITICA DI TUTTI, HANNO RIBALTATO TUTTO LO SCENARIO POLITICO ITALIANO.

A-B-C AVEVANO PROGETTATO TUTTO, CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE , PENSAVANO CHE UN RISCIACQUO DELLA LAVATRICE MONTI POTESSE FAR DIMENTICARE A NOI ELETTORI LA LORO INCOMPETENZA.
SBAGLIATO ADESSO PIU' CHE MAI DOVETE ANDARVENE, ANCHE PER IL FATTO DI AVER APPOGGIATO MONTI PER MESI.

                                                                          
GIUSEPPE SALERNO



Terremoto Abruzzo, i soldi degli Sms imboscati dalle banche



Gira e rigira sono finiti alle banche i 5 milioni di euro arrivati via sms dopo il terremoto dell’Aquila sotto forma di donazione. E la loro gestione è stata quella prevista da qualsiasi rapporto bancario: non è bastata la condizione di “terremotato” per ricevere un prestito con cui rimettere in piedi casa o riprendere un’attività commerciale distrutta dal sisma. Per ottenerlo occorreva – occorre ancora oggi – soddisfare anche criteri di “solvibilità”, come ogni prestito. Criteri che, se giudicati abbastanza solidi, hanno consentito l’accesso al credito, da restituire con annessi interessi. I presunti insolvibili sono rimasti solo terremotati. Anche se quei soldi erano stati donati a loro. Il metodo Bertolaso comprendeva anche questo. È accaduto in Abruzzo, appunto, all’indomani del sisma del 2009. Mentre Silvio Berlusconi prometteva casette e “new town”, l’ex numero uno della Protezione civile aveva già deciso che i soldi arrivati attraverso i messaggini dal cellulare non sarebbero stati destinati a chi aveva subito danni, ma a un consorzio finanziario di Padova, l’Etimos, che avrebbe poi usato i fondi per garantire le banche qualora i terremotati avessero chiesto piccoli prestiti. E così è stato. Le donazioni sono confluite in un fondo di garanzia bloccato per 9 anni. Un fondo che dalla Protezione civile, due mesi fa, è stato trasferito alla ragioneria dello Stato. La quale, a sua volta, lo girerà alla Regione Abruzzo. E di quei 5 milioni i terremotati non hanno visto neanche uno spicciolo. Qualcuno ha ottenuto prestiti grazie a quel fondo utilizzato come garanzia, ma ha pagato fior di interessi e continuerà a pagarne. Altri il credito se lo sono visto rifiutare.
Quello che è successo in questi 3 anni è molto trasparente, al contrario della richiesta di donazione via sms che non precisò a nessuno dove sarebbero finiti i soldi. Nemmeno a un ente, la Regione Abruzzo che, paradossalmente, domani potrebbe usare quei soldi per elicotteri o auto blu. La Etimos, accusata nei giorni scorsi su alcuni blog di aver gestito direttamente il patrimonio, ci ha sì guadagnato, ma non fatica ad ammettere come sono stati usati i soldi: dei 5 milioni di fondi pubblici messi a disposizione del progetto dal dipartimento della Protezione civile, 470 mila euro sono stati destinati alle spese di start-up e di gestione del progetto, per un periodo di almeno 9 anni; 4 milioni e 530 mila euro invece la cifra utilizzata come fondo patrimoniale e progressivamente impiegata a garanzia dell’erogazione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito aderenti. Intanto sono state 606 le domande di credito ricevute (206 famiglie, 385 imprese, 15 cooperative). Di queste 246 sono state respinte (85 famiglie, 158 imprese, 3 cooperative) mentre 251 sono i crediti erogati da gennaio 2011 a oggi per un totale di 5.126.500 euro (famiglie 89/551mila euro, imprese 153/4 milioni 233mila e 500 euro, cooperative 9/342mila euro). Infine 99 domande sono in valutazione (68 famiglie, 28 imprese, 3 coop).

Che fine han fatto gli sms?I terremotati sono stati praticamente esclusi. Se qualcosa hanno avuto lo hanno restituito con un tasso d’interesse inferiore rispetto agli altri, ma pur sempre pagando gli interessi. Chi ha guadagnato sono le banche, sicuramente, e la Regione Abruzzo che, al termine dei 9 anni stabiliti, si troverà nelle casse 5 milioni di euro in più. Vincolati? Questo non lo sappiamo. Ne disporrà come meglio crede, sono soldi che entreranno nel bilancio.

che schifezza,,, hanno cominciato con le risate per i soldi che avrebbero preso dalla ricostruzione, hanno finito con il prendersi i soldi che gli italiani hanno donato.
io non credo piu' a niente in questo paese, a niente e nessuno, mi dispiace per chi ha bisogno, ma se non sono sicuro che i miei soldi ( pochi ) vadano alla gente non dono niente.
I ITALIA passiamo dai pacchi di pasta donati ai bisognosi e trovati sugli scaffali dei supermercati a questo furto.
purtroppo non ci sono neanche le parole per commentare questa schifezza, ma del resto viviamo in un mondo dove le banche e i banchieri insieme a presunti tecnici governano le nostre vite e influenzano il nostro futuro.
                                                                                 
                                                                            GIUSEPPE SALERNO