sabato 13 luglio 2013

LARGHE INTESE/ GRANDE INCIUCIO


                         PDL+ (PD-L) = INCIUCISSIMO

Finalmente dopo mesi e mesi di dubbi e perplessità sulla nascita del governo di larghe intese abbiamo la risposta.

Non è stato fatto per salvare l’Italia come ci avevano detto, ma per salvare LUI.

Il collante dei privilegi, senza di lui, tutti andrebbero a casa.

Hanno incolpato a Grillo dicendoci che la causa della nascita del governo dell’inciucio era colpa di Grillo, l’affossamento di Prodi come Capo dello Stato (per me è stato meglio) era premeditato sapevano benissimo quelli del PD-L  che Prodi non avrebbe mai avallato queste strambe parole, ecco perché non hanno mai fatto i nomi dei franchi tiratori, non potevano sputtanarli perché era tutta una pastetta.

Il PD-L un mese fa ha presentato un DDL per modificare la legge sul conflitto di interesse del 1957, che strano le leggi in Italia diventano vecchie quando toccano i loro interessi, LA CASTA fa quadrato, il branco si riunisce, se ne difende uno per difendersi tutti, così da oggi nessuno potrà mai dire qualcosa contro il centro-sinistra, anche nelle trasmissioni televisive dove prime ( sempre fingendo ) si attaccavano, oggi invece limonano è molto bello vederli parlare si guardano sott’occhio per dirsi “ vedi non sto parlando male “,

L’altro a sua volta risponde sul tema, come se stesse camminando su un campo minato.

Purtroppo il popolo delle sinistre deve rassegnarsi, il partito che dovrebbe onorare l’impegno che la storia gli ha lasciato, cioè la difesa dei più deboli, sia essi lavoratori o singoli cittadini discriminati, questo partito si è mischiato con le destre.

Da qualche tempo sento parlare di far finire la guerra che da vent’anni (politicamente) c’è in Italia, deve finire, in una sorte di pacificazione politica; balle la pacificazione serve solo alla casta per blindare ancora di più i propri privilegi, altro che governo delle larghe intese per salvare il popolo italiano.
  Da oggi possiamo parlare con certezza di larghe intese per salvare i privilegi alla classe politica italiana.                                                                                                                                                                                                   
       IL NUOVO MOTTO DEL PARTITO DEMOCRATICO

   VERGOGNA-VERGOGNA-VERGOGNA
                                                                         Giuseppe Salerno

 

mercoledì 10 luglio 2013

LO SCIOPERO DEI PRIVILEGIATI.... ( VERGOGNA )


                PARLAMENTO IN SCIOPERO

Ieri è stata pubblicata notizia che la cassazione ha deciso il giorno della decisione 30/7/2013.

A questa decisione “ legittima “ si sono scatenati i vari falchi e colombe.

 Che poi non capisco perché scomodare falchi e colombe, quando potremmo definirli pennuti in modo molto generico; si sono scatenati in una nenia quasi da vomito, dicendo che è stata negata la difesa, dicendo che siamo sotto dittatura dei giudici, chi più ne ha più ne metta.

Le esternazioni più svariate, si sono susseguite fino a tarda notte, il solo MAURIZIO CROZZA ormai riesce a tenere svegli i telespettatori, che puntualmente sotto i loro pensieri si addormentano al solo sentire i primi accenni politici, per non parlare poi dei sindacati che sembrano avere ingoiato un mangianastri rotto, che snobbano la politica e criticano i politici, ma che al primo spiraglio si buttano in politica con buona pace di tutti.

Entrare in politica in Italia significa guadagnare mediamente 20.000 euro il mese poi ci sono tutti i fronzoli, insomma un lavoro niente male, se si pensa poi che la classe politica italiana non riesce a risolvere un solo problema da quaranta anni, anzi ne crea altri ( vedi esodati ) la paga per non far nulla mi sembra niente male.

Dopo tutti i blateramenti vari, oggi i parlamentari che cosa hanno inventato per dare forza alla loro illegittima protesta?

                                   Lo sciopero

Oggi, infatti, i lavori, si sono fermati.

 Le opposizioni giustamente, hanno fatto sentire la loro contrarietà, ma ciò non è bastato.

 Oggi ognuno di noi ha pagato di tasca propria un giorno “ lavorativo “ a loro, ai politici più pagati del mondo, invece di pensare a come uscire dalla crisi, pensano al 30 di luglio, come se quel giorno fosse l’ultimo giorno del mondo, capisco anche che per gente priva d’idee e di proposizione, il leader è l’unico appiglio che li può lasciare a godere di tutti quei privilegi

E non facciamo l’errore di pensare che le sue sorti, stiano a cuore solo ai suoi, anche quelli del PD-L sono interessati, un’eventuale condanna li manda a casa tutti.

I politici italiani sono come il domino, caduto il primo cadono tutti.

Allora forza scioperate non si sa mai che da domani dovrete andare a lavorare veramente come facciamo noi.

A noi lavoratori, se facciamo un giorno di sciopero, ci tolgono i soldi, a voi????

                                                                                             Giuseppe Salerno

domenica 7 luglio 2013

PEPERONCINO CALABRESE, ORO ROSSO.....


Ode al diavolicchio

Ospite che a noi vieni, intelligente,
ed hai papilla tremula, sapiente,
questa che noi t’offriamo è la tepente
anco preziosa
salsedine del mare che si sposa all’aroma di terra generosa
e a quel che l’arca serba a noi prezioso pane croccante.
Nel glauco mare che già amaro in sante
Rampogne il Vate disse, nel sonante
Mare che specchia Febo italo amante
Divino ardente,
di tra i flutti prendemmo la silente figliolanza del cefalo lucente,
il turgido merlango paziente,
il gran testa,
l’orata a rombo, tutta d’or contesta,
il salifero scorfano, la mesta murena grassa dalla strana vesta
a maglie nere
degli scogli dell’Adria; dai fiorenti orti cogliemmo il timo,
i rossardenti diavoletti folli e le virenti erbette fini.
Il fuoco lento infine alle terrine porose demmo,
e il canto alle marine spiagge che vider navi anche col rostro,
nessun brodetto mai eguaglia il nostro!

(G. D'Annunzio)

 

                          Perché la Calabria è una delle ultime regioni d’Europa?

La risposta lo so è banale, ma purtroppo è la realtà, la nostra bellissima regione è ultima per colpa un po’, di noi calabresi, fare autocritica un po’ aiuta a crescere;

La colpa è della classe politica che da anni persevera nel nostro territorio, non riuscendo a dare quella svolta e quello sviluppo che questa terra meriterebbe, le citazioni storiche sul passato della nostra terra si sprecano, purtroppo il degrado e l’incuria dei siti archeologici opprimono il loro potenziale attrattivo turistico-storico, a un’incuria del patrimonio storico-archeologico si somma la mancanza di programmazione di guardare oltre, non riusciamo a promuovere neanche quei prodotti che la nostra terra ci dona.

Abitando fuori Montegiordano, ed essendo un estimatore del peperoncino;

 Mi trovo a comperarli ( esaurita la scorta ) nei vari supermercati. Personalmente mi piace sapere che cosa mangio e soprattutto la provenienza del cibo, quindi mi trovo spesso a rigirare la confezione dei peperoncini per vedere se arrivano dalla Calabria, ma niente, non c’è stata una sola volta che ho trovato sui banchi dei supermercati il peperoncino calabrese, abitando in una città importante del nord, è un valido indizio, sul come siamo indietro nella promozione e nella distribuzione dei nostri prodotti, sicuramente c’è una parte di responsabilità in noi tutti calabresi, ma la scarsità delle idee dei dirigenti politici calabresi è oltre ogni immaginazione.
PENSATE CHE IL 60% DEL PEPERONCINO CONSUMATO IN CALABRIA E’ IMPORTATO DALL’ESTERO, IN OLTRE SONO STATI RISCONTRATI ANCHE DEI PROBLEMI DI SICUREZZA ALIMENTARE RELATIVI ALLA PRESENZA DEL COLORANTE “ ROSSO SUDAN ”.
Questo banale esempio vi fa capire coma la programmazione e il variare il mercato del lavoro e della produzione sia fonte di progresso e guadagno oltre e non trascurabile creazione di posti di lavoro.Il potenziale e i margini di miglioramento e guadagno di questa terra sono esponenziali, purtroppo chi dovrebbe guidare questa macchina, non è in grado, bisogna al più presto cambiare pilota, rinnovare la classe politica calabrese per la Calabria è di vitale urgenza, prima s’inizia e forse prima potremmo avere frutti del cambiamento.

                                                                                                 Giuseppe Salerno