Qualche giorno, al Senato, nella votazione sui tagli alle pensioni d’oro ai supermanager pubblici il governo è stato battuto grazie da un emendamento di Idv e Lega. La maggioranza dell’Aula si è dichiarata favorevole ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato che godono di stipendi altissimi e che domani avrebbero pensioni altissime.
BUON DIVERTIMENTO
1) Adamo Marilena (Pd)
2) Adragna Benedetto (Pd)
3) Agostini Mauro (Pd)
4) Armato Teresa (Pd)
5) Astore Giuseppe (Gruppo Misto)
6) Baio Emanuela (Api)
7) Barbolini Giuliano (Pd)
8)Bassoli Fiorenza (Pd)
9) Bastico Mariangela (Pd)
10) Enzo Bianco (Pd)
11) Biondelli Franca (Pd)
12) Blazina Tamara (Pd)
13) Filippo Bubbico (Pd)
14) Antonello Cabras (Pd)
15) Anna Maria Carloni (Pd)
16) Maurizio Castro (Pdl)
17) Stefano Ceccanti (Pd)
18) Mario Ceruti (Pd)
19) Franca Chiaromonte (Pd)
20) Carlo Chiurazzi (Pd)
21) Lionello Cosentino (Pd)
22) Cesare Cursi (Pdl)
23) Mauro Cutrufo (Pdl)
24) Cristina De Luca (Terzo Polo)
25) Vincenzo De Luca (Pd)
26) Luigi De Sena (Pd)
27) Mauro Del Vecchio (Pd)
28) Silvia Della Monica (Pd)
29) Roberto Della Seta (Pd)
30) Ulisse Di Giacomo (Pdl)
31) Di Giovan Paolo Roberto (Pd)
32) Cecilia Donaggio (Pd)
33) Lucio D’Ubaldo (Pd)
34) Marco Filippi (Pd)
35) Anna Finocchiaro (Pd)
36) Anna Rita Fioroni (Pd)
37) Marco Follini (Pd)
38) Vittoria Franco (Pd)
39) Vincenzo Galioto (Pdl)
40) Guido Galperti (Pd)
41) Maria Pia Garavaglia (Pd)
42) Costantino Garraffa (Pd)
43) Maurizio Gasparri (Pdl)
44) Antonio Gentile (Pdl)
45) Rita Ghedini (Pd)
46) Giai Mirella (Gruppo Misto)
47) Basilio Giordano (Pdl)
48) Claudio Gustavino (Terzo Polo)
49) Pietro Ichino (Pd)
50) Cosimo Latronico (Pdl)
51) Giovanni Legnini (Pd)
52) Massimo Livi Bacci (Pd)
53) Andrea Marcucci (Pd)
54) Francesca Maria Marinaro (Pd)
55) Franco Marini (Pd)
56) Ignazio Marino (Pd)
57) Marino Mauro Maria (Pd)
58) Salvatore Mazzaracchio (Pdl)
59) Vidmer Mercatali (Pd)
60) Riccardo Milana (Terzo Polo)
61) Francesco Monaco (Pd)
62) Enrico M0rando (Pd)
63) Fabrizio Morri (Pd)
64) Achille Passoni (Pd)
65) Carlo Pegorer (Pd)
66) Flavio Pertoldi (Pd)
67) Lorenzo Piccioni (Pdl)
68) Leana Pignedoli (Pd)
69) Roberta Pinotti (Pd)
70) Beppe Pisanu (Pdl)
71) Donatella Poretti (Pd)
72) Raffaele Ranucci (Pd)
73) Giorgio Roilo (Pd)
74) Nicola Rossi (Pd)
75) Antonio Rusconi (Pd)
76) Gian Carlo Sangalli (Pd)
77) Francesco Sanna (Pd)
78) Giacomo Santini (Pdl)
79) Giuseppe Saro (Pdl)
80) Anna Maria Serafini (Pd)
81) Achille Serra (Terzo Polo)
82) Emilio Silvio Sircana (Pd)
83) Albertina Soliani (Pd)
84) Marco Stradiotto (Pd)
85) Antonino Strano (Pdl)
86) Salvatore Tomaselli (Pd)
87) Giorgio Tonini (Pd)
88) Achille Totaro (Pdl)
89) Tiziano Treu (Pd)
90) Simona Vicari (Pdl)
91) Luigi Vimercati (Pd)
92) Vincenzo Vita (Pd)
93) Walter Vitali (Pd)
94) Luigi Zanda (Pd)
ALLORA CHE NE DITE? NON SONO FANTASTICI?
A ME SONO SALTATI ALL'OCCHIO ALCUNI VEDIAMOLI.
Tiziano Treu: SULL' ART 18 ( LEGGE FORNERO)
Qualche piccolo aggiustamento qua e là, sulla flessibilità in entrata e, forse, anche sugli ammortizzatori sociali. Ma le modifiche saranno poche e l'impianto fondamentale della legge non verrà stravolto, soprattutto sull'articolo 18. È la previsione di Tiziano Treu, senatore del Partito Democratico ed ex-ministro del welfare nel primo governo Prodi, sulla prossima riforma del lavoro che ha appena iniziato il proprio iter a Palazzo Madama.
Emilio Silvio Sircana: CONOSCIUTO PER I SUOI SONETTI ECCONE UNO......
La prima riunione del Pd
Mentre Prodi ci addormenta
Qui si addensa la tormenta
Qui si addensa la tormenta
C'è Rutelli un po' incazzato
E Fassino stralunato
E Fassino stralunato
C'è Veltroni gran gattone
Che già pensa all'elezione
Che già pensa all'elezione
Franceschini e Gentiloni
Già preparan trappoloni
Già preparan trappoloni
In un angolo Lamberto
Pensa male, ne sono certo
Pensa male, ne sono certo
In silenzio sta Follini
Forse pensa al suo Casini
Forse pensa al suo Casini
Barbi, Soro e MIgliavacca
Ma! ...Così finisce in cacca
Ma! ...Così finisce in cacca
Anna Finocchiaro:
''Il Pd si sta battendo perche' al Senato si trovi un accordo tra tutti i
capigruppo affinche' venga approvato, nella stessa stesura della Camera, il ddl
sul finanziamento ai partiti. Nel provvedimento - sottolinea Finocchiaro - e'
prevista la creazione di un fondo di 90 milioni di euro finalizzato proprio alla
ricostruzione delle zone colpite dalle calamita' naturali. E parte di questo
fondo viene a sua volta finanziato da subito dall'ultima trance dell'attuale
rimborso per il 2012 previsto per luglio. E' vero che in questo modo il Senato
viene espropriato della possibilita' di intervenire sul ddl, ma c'e' un'esigenza
che non puo' attendere''.
Pietro Ichino :
.Per la prima volta in decenni si delinea un intervento di contrasto serio ed efficace contro la grave anomalia tutta italiana dell’utilizzazione delle collaborazioni autonome continuative in posizioni di lavoro sostanzialmente dipendente.Si incentiva anche il ricorso al contratto di apprendistato, oggi troppo poco utilizzato in Italia per l’inserimento dei giovani nel tessuto produttivo.
Si istituisce per la prima volta nel nostro Paese un sistema universale di assicurazione contro la disoccupazione.
Si volta pagina rispetto a decenni di uso distorto della Cassa integrazione guadagni nelle crisi occupazionali aziendali.
Per la prima volta nell’ultimo quarantennio si determina con precisione il severance cost, cioè il costo di separazione tra l’impresa e il lavoratore per motivi economico-organizzativi, così superando una anomalia del nostro sistema rispetto a tutti gli altri ordinamenti occidentali.
In questo modo si muove un passo rilevante per il passaggio da un sistema di job property a un sistema di responsabilizzazione dell’impresa (entro limiti ben determinati) per la sicurezza economica e professionale dei lavoratori. Considero questo passaggio come una necessità vitale per il sistema economico del nostro Paese, poiché esso favorisce la migliore allocazione delle risorse umane e materiali e l’aumento della produttività.
Con la determinazione del severance cost e con la redistribuzione della flessibilità su tutta la forza-lavoro, si eliminano due dei fattori (certo non i soli, ma neppure dei meno rilevanti) della scarsissima attrattività del nostro sistema per gli investimenti stranieri: la rigidità del regime di job property nell’area del lavoro regolare e la necessità di attingere la flessibilità necessaria da una zona grigia, al confine tra il regolare e l’irregolare, nella quale – si sa – gli operatori stranieri si districano molto peggio rispetto a quelli indegeni.
giudicate voi questi sono i fatti. questi signori che dovrebbero rappresentare gli interessi di tutti, fanno ormai gli interessi delle varie caste esistenti in ITALIA.
Una cosa fa riflettere il PD e' sempre in prima linea, complimentI.
GIUSEPPE SALERNO