domenica 24 marzo 2013

QUESTIONE MORALE


                                 LA “ QUESTIONE MORALE “

Enrico Berlinguer  “ I PARTITI HANNO DEGENERATO E QUESTA E’ L’ORIGINE DEI MALANNI D’ ITALIA “ .

Purtroppo per noi il grande Berlinguer ha forse non immaginava che questa sua frase potesse arrivare fino ai giorni nostri.

E che gli stessi personaggi politici che a suo tempo si contrapposero con molto ardore a questo pensiero oggi si trovano di fronte all’amara realtà.

Napolitano oggi capo dello Stato italiano all’epoca fu uno di quelli che criticò aspramente Berlinguer, pensando all’epoca che questo modo di parlare e pensare fosse antipolitico…

Lo stesso Berlinguer diceva che i partiti hanno occupato spazi di non loro competenza come banche, giornali, fondazione e altro.

Adesso alla luce di quello che è successo il 26-2-2013 possiamo affermare senza alcun ombra di dubbio che l’ingovernabilità del Paese non è colpa dei grillini o di Grillo ma bensì di quei politici che allora erano all’interno del Partito Comunista Italiano, e si perché è giusto dire che allora i vari Bersani, D’ Alema e altri erano o dovevano essere discepoli ( politicamente ) del grande Berlinguer, dovevano tenere quelle parole ben impresse nella loro mente e far rispettare i dettami che questo pensiero imponeva.

Invece si è assistito nel corso degli anni ad un graduale e inesorabile degrado della politica italiana, soprattutto di quella che Berlinguer riteneva “ diversa “ ( la sinistra ).

Con tutte le varie fusione e accorpamenti, anche con quei discendenti della vecchia DC con la quale Berlinguer non volle fare l’accordo, c’è stato il degrado di quel partito ex PCI, che doveva essere la guida della buona politica.

Adesso quei personaggi che all’epoca additavano Berlinguer come un antipolitico, si ritrovano Grillo che viene definito antipolitico.

Forse era meglio seguire il pensiero del grande Berlinguer e fare propria la questione morale, chissà oggi magari avevamo già un governo, capace di guidare l’ Italia.

 

                                                                                       Giuseppe Salerno