Passato più di un anno dall'elezione, il paese di Montegiordano si trova in uno stato di abbandono totale.
Mai nella storia politica di questo paese, la situazione amministrativa è stata così impalpabile e aleatoria.
Fra due giorni è VENERDI.
Giorno che per i credenti è sinonimo di passione, la passione di Cristo.
Per i montegiordanesi è diventato l'unico giorno, salvo sporadiche eccezioni che il Sindaco è in paese.
Siamo il paese della passione, quella intesa come ( politicamente parlando ) dolore e sofferenza.
Dolore, vedere il paese ridotto così, le parole non possono mai rispecchiare la realtà, invito a farvi un giro alle 20.00 di sera sul lungomare, per assaporare uno scenario e un paesaggio a dir poco surreale.
A parte le transenne arrugginite in prossimità dell'ufficio postale, e sparse in altri punti, a dimostrare come anche un gesto di normalissima organizzazione risulta evento eccezionale.
A parte l' oscenità visiva delle transenne, invito l'amministrazione a cambiarle con altre più decenti;
lasciarle dove si utilizzano in previsione di una eventuale nuova
precipitazione, che magari non avverrà, è l'emblema della disorganizzazione.
La cosa che mi lascia perplesso è l'assuefazione a questo stato di cose, noi cittadini invece di esigere da quest'amministrazione, un'azione politica forte, un sussulto, che possa quanto meno dare un minimo di speranza futura;
siamo in religioso silenzio, in questo caso il riferimento religioso è casuale.
Un giorno racconteremo ai nostri figli, che per non offendere qualcuno abbiamo taciuto, il nostro silenzio peserà sul loro futuro però noi non abbiamo offeso nessuno.
Abbiamo bruciato, forse, il loro futuro; però lo abbiamo fatto in silenzio.
Perché a Montegiordano essere di un'idea diversa è oltraggio, pensare fuori dagli schemi imposti e prestabiliti è offendere qualcuno.
Siccome io ho sempre criticato le generazioni precedenti ritenendole responsabili di aver taciuto, non farò lo stesso errore.
Mai il silenzio ossequioso farà parte di me.
Ribadisco quando sempre detto, o il sindaco da una svolta politico-amministrativa , ritirando magari le deleghe, percorrendo altre strade, cercando di dare un senso a questa amministrazione o RASSEGNI le dimissioni.
Spero vivamente che un giorno debba chiederle scusa, sindaco, perché questo starà a significare che io sto sbagliando e lei è riuscito a dare un senso a questo quinquennio, in caso contrario io avrò un'effimera soddisfazione, di aver avuto ragione dell'ovvio.
Montegiordano non può aspettare.
Montegiordano 18/11/2015 Giuseppe Salerno