Lotta alla pesca a strascico
Di 23/07/2011 17:51:00
AMENDOLARA Lotta alla pesca a strascico: il sindaco Ciminelli scrive alla Procura della Repubblica e invita i cittadini ad una petizione popolare.
Con questo gesto la cittadina jonica che ha dato i natali a Pomponio Leto punta alla salvaguardia delle sue coste e del suo inestimabile patrimonio marino. Il neo sindaco Antonello Ciminelli sin dal primo giorno del suo mandato ha infatti lasciato intendere che l’Amministrazione comunale da lui guidata propenderà per una politica decisa, volta alla tutela dell’ambiente. A tal proposito, Il famoso Banco di Amendolara, più comunemente conosciuto come “La secca di Amendolara” (che la leggenda identifica nell’omerica isola Ogigia dove sostò Ulisse prima di arrivare ad Itaca) è stato inserito nella rete Natura 2000, promossa dall’Unione Europa e che annovera tra le sue fila tutti i siti di interesse comunitario. Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto nel corso della visita nella Capitale del sindaco Ciminelli, del suo vice Gianni Esposito e dell’assessore Domenico Falsetti in occasione della cerimonia che ha visto Amendolara confermare anche per quest’anno, rispetto all’anno scorso, le tre vele di Legambiente. «In tutta la provincia di Cosenza – si legge in una nota redatta dal Comune - soltanto Belvedere Marittimo ha ottenuto un simile risultato. Con ciò infatti “Natura 2000” mira a salvaguardare le specie del sito in questione ed il loro relativo habitat, sviluppando così la biodiversità. E’ per questo che Amendolara deve diventare un prodotto unico da poter offrire al visitatore – ha commentato il sindaco Ciminelli (che ha mantenuto per sé la delega al Turismo). E per far questo dobbiamo necessariamente partire dalla nostra ricchezza e cioè il mare, migliorandone i servizi (dalle spiagge, al lungomare, dai fondali alla pescosità, alle strutture ricettive), per farlo diventare il biglietto da visita del nostro comune». E in questa ottica il primo cittadino sta preparando un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari contro il fenomeno illegale della pesca a strascico che causa danni incalcolabili al patrimonio marino. Un’iniziativa, quella dell’amministrazione comunale di Amendolara, che sarà supportata anche dagli stessi cittadini mediante una raccolta firme che si svolgerà in due momenti: la sera della Notte Blu (il colore è dettato dal fatto che quest’anno Amendolara è stata insignita della famosa Bandiera), il 30 luglio, dalle 20 in poi sarà allestito un gazebo prima nella centralissima Via Lagaria alla Marina e poi anche sul lungomare cittadino. La mattina seguente, invece, la raccolta delle firme proseguirà presso il Lido Ogigia nei pressi del Molo San Francesco. «Ci farebbe piacere – ha concluso il sindaco Ciminelli - che anche gli altri comuni limitrofi intraprendessero una simile iniziativa. La bellezza del mare dipende soprattutto dalla ricchezza e dalla salvaguardia dei suoi fondali». L’obiettivo del sindaco, da come riferisce, è quello di sistemare in un futuro prossimo, una serie di “tripodi”, ovvero appositi blocchi di cemento, nelle acque di Amendolara, tra la Torre Spaccata ed il Casello “99”, al fine di contrastare la pesca a strascico.
Nessun commento:
Posta un commento