giovedì 29 marzo 2012

BOLLETTINO DI GUERRA ITALIANA

Un uomo si dà fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate

29/03/2012 - 1.46 - Torcia umana. A Bologna un uomo si è dato fuoco nella sua auto parcheggiata davanti all'Agenzia delle Entrate, un luogo scelto non a caso, per mettere in atto il gesto disperato.
 
13:58 - Un altro suicidio per la crisi economica. Un imbianchino di 49 anni si è lanciato dal balcone a Trani perché da tempo non riusciva a trovare un posto di lavoro. E' solo l'ultimo di una lunga serie di casi che hanno visto coinvolti imprenditori, artigiani, operai e disoccupati, travolti dai debiti, da prestiti negati, da ritardi nei pagamenti. Ecco alcuni dei casi più recenti.
- 23 marzo 2012: Un imprenditore di 44 anni si impicca con una corda legata a un carrello elevatore nel capannone dell'azienda di cui era socio. Succede a Cepagatti, nel Pescarese. Il suo corpo viene trovato dai dipendenti. Il gesto dell'uomo sarebbe legato a motivi economici: sembra che la ditta avesse problemi finanziari.

- 21 marzo 2012: A Crispiano, in provincia di Taranto, un uomo di 60 anni, disoccupato da due anni e invalido civile, a causa dello sconforto per le precarie condizioni economiche, si rinchiude nello sgabuzzino della propria abitazione e tenta il suicidio impiccandosi. La moglie, non vedendolo più in casa e notando la porta del ripostiglio chiusa a chiave, si preoccupa e telefona ai carabinieri e tra grida e lacrime chiede il loro aiuto. Grazie all'intervento dei carabinieri e del personale del 118 l'uomo viene salvato.

- 20 marzo 2012: Un uomo di 53 anni, residente in provincia di Belluno, a Sospirolo, viene trovato senza vita, impiccato, in una baracca dietro alla sua abitazione. Il 53enne, imprenditore edile, sarebbe un ennesima vittima della crisi: da qualche tempo infatti era in difficoltà economiche non riuscendo a incassare alcuni crediti. Il gesto estremo è maturato dopo che l'uomo è stato multato e si è visto sequestrare l'auto per guida senza patente.

- 15 marzo 2012: Una donna di 37 anni tenta il suicidio per aver perso il lavoro in provincia di Lucca. La vittima ingerisce del liquido per sgorgare gli scarichi, un prodotto fortemente tossico, e finisce in ospedale.

- 9 marzo 2012: Un commerciante di 60 anni, in provincia di Taranto, durante la notte si toglie la vita impiccandosi in contrada "Ciaurro", nella Marina della cittadina jonica. La causa del gesto è da attribuirsi a problemi di natura economica.

- 9 marzo 2012: Un falegname di 60 anni si toglie la vita a Noventa di Piave (Venezia) per motivazioni riconducibili a problemi di carattere sia economico che personale. L'uomo lascia una lettera prima di compiere il folle gesto con una corda recuperata in azienda.

- 27 febbraio 2012: A Verona un piccolo imprenditore edile, dicendo di vantare crediti con vari clienti per circa 34mila euro, si presenta in banca chiedendo un prestito di 4mila euro. L'uomo, un 50enne titolare di un'impresa edile, vistosi negare il prestito dalla sua banca, verso cui era già debitore, esce dalla filiale e si cosparge di alcol tentando il suicidio. I carabinieri della Compagnia di Verona, intervenuti sul posto lo salvano.

- 26 febbraio 2012: Un imprenditore si toglie la vita impiccandosi nel capannone della sua ditta, in provincia di Firenze. Il cadavere viene trovato dai famigliari. All'origine del gesto le preoccupazioni dell'uomo, 64 anni, per la crisi economica che aveva investito la sua azienda: questo il senso del messaggio lasciato dall'imprenditore in un biglietto ritrovato accanto al corpo. L'uomo si impicca con una corda a una trave del capannone.

- 21 febbraio 2012: Un piccolo imprenditore trentino, oppresso dai debiti, cerca di suicida rsi gettandosi sotto un treno merci, nei pressi della stazione ferroviaria di Trento. Viene salvato dal tempestivo intervento di agenti.

- 15 febbraio 2012: A Paternò, in provincia di Catania, un imprenditore 57enne si uccide impiccandosi in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda. Il cadavere viene rinvenuto in un capannone in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare.

- 12 dicembre 2011: Un imprenditore si suicida per problemi economici a Vigonza, nel Padovano. Prima di uccidersi con un colpo di pistola nel suo ufficio lascia un biglietto sulla scrivania con scritto: "Perdonatemi non ce la faccio più". Soffriva perché costretto ad accettare la cassa integrazione per i suoi dipendenti a causa di mancanza di liquidità.

-10 febbraio 2011: Un commerciante si toglie la vita impiccandosi nel suo negozio situato al centralissimo corso Umberto a Napoli. E' il figlio a fare la tragica scoperta. Prima di suicidarsi l'uomo lascia un biglietto ai suoi familiari: "Perdonatemi, non ce la faccio più".

- 13 settembre 2010: Troppi debiti. Questa la motivazione che spinge un imprenditore 57enne a bruciare nella notte, a Firenze, il ristorante che gestiva da tre anni, e poi a togliersi la vita impiccandosi nel gazebo esterno al locale. L'uomo, secondo quanto emerso, aveva uno scoperto di 18mila euro in banca. Prima di compiere il tragico gesto, invia degli sms ai suoi collaboratori, scrivendo: "Mi avete ammazzato con le vostre pretese, non riceverete più una lira, addio, arrangiatevi". L'imprenditore doveva ai suoi dipendenti degli stipendi arretrati.

- 2 marzo 2010 - Un imprenditore si suicida a Camposampiero, nel Padovano, per le difficoltà della sua azienda.
 
GUERRA IN ITALIA ORMAI LE CIFRE PARLANO CHIARO, NON SI TRATTA PIU' DI SPORADICI GESTI, MA ORMAI SISTEMATICAMENTE POVERA GENTE CHE NON RIESCE PIU' A PAGARE LE TASSE IN ITALIA DEFINITO PAESE INDUSTRIALIZZATO, CIVILE, E DEMOCRATICO LA GENTE SI AMMAZZA PERCHE' STROZZATA DA USURAI CONVENZIONAMENTE LEGALIZZATI.
FERMO RESTANDO IL FATTO CHE LE TASSE BISOGNA PAGARLE , NON RISULTA ANCORA A NESSUNO DI NOI CHE UN EVASORE TOTALE CHE SOTTRAE I SUOI BENI ALLA TASSAZIONE NAZIONALE NASCONDENDO IL GRUZZOLO NEI PARIDISI FISCALI SI SIA DATO FUOCO.
 
MA PERCHE' DARSI FUOCO TANTO POI CI SONO I NOSTRI CARI POLITICI CHE CON LO SCUDO ( TASSANDO MILIONI DI EURO EVASI CON UN'IRRISORIA ALIQUOTA ),
 
PERCHE' DARSI FUOCO PER PERSONE CONOSCENTI O AMICI DI POLITICI CHE POSSONO COMPERARE CASA AL TASSO DI INTERESSE DEL 1.5%?
 
PERCHE' DARSI FUOCO SE I LORO FIGLI SONO TUTTI SISTEMATI E GUADAGNANO UNA PACCATA DI SOLDI ( VEDI FORNERO )?
 
PERCHE' DARSI FUOCO SE COME PRIMA HANNO LA FORTUNA DI ESSERE MADRI E PADRI DI GENI CHE RICOPRONO SEMPRE CARICHE DI PRESTIGIO?
 
E' VERO CHE IN QUESTO PERIODO LA BENZINA E' CARA,  MA DA DOMANI IL SOTTOSCRITTO UNA TANICA DI BENZINA DI 5 LITRI LA TERRA' SEMPRE IN MACCHINA, NON MI DARO' FUOCO FORSE SONO TROPPO FIFONE,
 
MA SE MI CAPITA QUALCHE FIGLIO DI PUTTANA CHE HA FATTO SI CHE L'ITALIA FINISSE COSI', CHISSA' MAGARI I 5 LITRI POTREBBERO SERVIRE.
 
 

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