lunedì 21 gennaio 2013
PAESE DELLA CUCCAGNA
CAOS DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
Che l'Italia fosse un paese anomalo , ormai non vi erano più dubbi ma quello che sta succedendo per il dimensionamento scolastico ha del ridicolo.
Per una volta, il caos è in una regione apparentemente tra le più organizzate d'Italia, ho detto apparentemente perchè io che ci abito da 13 avrei qualcosa da ridire in merito ma tralasciamo il mio pensiero e stiamo ai fatti, parliamo della regione Emilia-Romagna,
in particolare della provincia di Bologna.....
La legge del dimensionamento prevedeva, che entro la fine di questo anno scolastico le direzioni didattiche avrebbero perso la loro autonomia e sarebbero dovuto essere accorpate agli istituti comprensivi ( accorpare significa che il DS e la DSGA , della direzione didattica dovevano traslocare altrove ).
Per la verità in moltissime parti d'Italia la legge è stata gia attuata o in procinto di attuazione in alcune regioni ( 7 ) è stato fatto un ricorso , ricorso a quanto pare vinto , e la sentenza cita che lo stato centrale non può intromettersi nella gestione della scuola nelle singole regioni, perchè la stessa è sotto la tutela dell'autonomia scolastica che è, appunto, nelle mani delle regioni e dei comuni.
Fin qui niente di anomalo, se non per il fatto che una legge dello STATO in alcune regioni è stata applicata in altre no.
Però oggi parlando il sindacato ha detto che Bologna città ha deciso di attuare il dimensionamento in cinque direzioni didattiche, mentre i comuni limitrofi hanno, a quanto pare, perseguito l'altra linea.
Ecco il paradosso, il Comune di Bologna decide di dimensionare, mentre piccoli paesini limitrofi hanno il potere di decidere il contrario, con spesa per i contribuenti.
Qualcuno dirà che tutto è fatto per salvare qualche posto di lavoro,
personale ata e docente, ma la realtà secondo il mio modesto parere è un'altra, si vuole salvare i presidi altrimenti costretti loro malgrado a trovarsi un'altra scuola.
Fino a quando nel nostro Paese si guarderà al privilegio di poche persone, non si farà mai niente di positivo per la collettività, anzi una cosa si farà fargli pagare sempre più tasse.
Almeno per una volta il sud ha dato lezione adeguandosi senza tanti fronzoli.
Se poi Grillo dice che il sindacato italiano è inadeguato forse tutti i torti non li ha. ( per ma ha assolutamente ragione )
Giuseppe Salerno
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