giovedì 31 gennaio 2013
MALEDETTA PIOGGIA
SIBARI
Sibari, anzi sybaris fu fondata nel VII a.c dagli Achei.
Distrutta dall'incuria e dal menefreghismo della politica calabrese nel 2013 d.c.
Per gli antichi sybaris era un punto strategico nel commercio, infatti le navi elleniche approdavano nel suo porto per evitare le acque pericolose dello stretto di sicilia.
Anche Pericle dedica la POLITEIA alla città magno greca addirittura organizzatrice di giochi olimpionici così grandi da oscurare Olimpia.
Illustri studiosi di tutti il mondo hanno lavorato per portare alla luce quei resti di una cultura così plorifica.
Tutto inutile, la politica e la mala gestione di un territorio martoriato prim'ancora che dagli eventi atmosferici, dalla miopia di una classe politica-dirigenziale che nella nostra amata Calabria persevera da moltissimi anni, non curante dei fabbisogni della gente e del territorio, ma atta solo al raggiungimento, ad ogni mezzo quel propio privilegio personale, che solo la politica italiana elargisce a piene mani.
In nessun altro Paese civile e democratico del mondo, il giorno dopo la catastrofe che ha sommerso sybaris i vari politici sarebbero rimasti un solo minuto seduti su quelle comodissime poltrone, ma sarebbero stati costretti a dimettersi ,dalla gente, che con i propri soldi tramite una tasssazione ormai esorbitante,li mantiene a pavoneggiarsi nei palazzi sfarzosi delle varie amministrazioni, dal più piccolo comune alla Regione, passando da una Provincia che ancora non si sa per quale miracolo ancora è nel pieno potere politico, ( non dovevano essere soppresse ? ).
Oggi nessuno dei fantomatici politicanti calabrese può dire di non sapere....infatti mentre si vaneggiava la costruzione dell'aereoporto di Sibari con un costo pari a 30 milioni di euro la soprintendente
SILVANA LUPPINO lanciava l'allarme e diceva testualmente :
": “Si rischia sempre l’inondazione dell’area dove ci sono gli scavi. Chiediamo la manutenzione dei canali di bonifica perché questa situazione provoca rischi imminenti”.
Era il 2010.... dopo 3 anni purtroppo le parole si sono rilevate purtroppo profetiche, adesso a noi calabresi non ci resta che ascoltare la solita tiritera dei soliti politici, che ci verranno a dire che purtroppo, è piovuto molto, che non hanno la palla di cristallo e via così,... e a noi calabresi che amiamo la nostra terra ci rimangono due soluzioni.
La prima ascoltarli in silenzio, forse con disgusto , ma in silenzio magari alla fine crediamo pure a quello che ci racconteranno.
La seconda è indignarsi, gridare al mondo che i calabresi non sono degnamenti rappresentati da questa classe politica, e mandarli con rispetto ma con molta forza AFF......... .( A farsi friggere )
A NOI LA SCELTA, IO OPTO PER LA SECONDA IPOTESI.
GIUSEPPE SALERNO
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