PARLAMENTO IN SCIOPERO
Ieri è stata pubblicata notizia che la
cassazione ha deciso il giorno della decisione 30/7/2013.
A questa decisione “ legittima “ si
sono scatenati i vari falchi e colombe.
Che poi non capisco perché scomodare falchi e
colombe, quando potremmo definirli pennuti in modo molto generico; si sono
scatenati in una nenia quasi da vomito, dicendo che è stata negata la difesa,
dicendo che siamo sotto dittatura dei giudici, chi più ne ha più ne metta.
Le esternazioni più svariate, si sono
susseguite fino a tarda notte, il solo MAURIZIO CROZZA ormai riesce a tenere
svegli i telespettatori, che puntualmente sotto i loro pensieri si addormentano
al solo sentire i primi accenni politici, per non parlare poi dei sindacati che
sembrano avere ingoiato un mangianastri rotto, che snobbano la politica e
criticano i politici, ma che al primo spiraglio si buttano in politica con
buona pace di tutti.
Entrare in politica in Italia
significa guadagnare mediamente 20.000 euro il mese poi ci sono tutti i
fronzoli, insomma un lavoro niente male, se si pensa poi che la classe politica
italiana non riesce a risolvere un solo problema da quaranta anni, anzi ne crea
altri ( vedi esodati ) la paga per non far nulla mi sembra niente male.
Dopo tutti i blateramenti vari, oggi i
parlamentari che cosa hanno inventato per dare forza alla loro illegittima
protesta?
Lo sciopero
Oggi, infatti, i lavori, si sono
fermati.
Le opposizioni giustamente, hanno fatto
sentire la loro contrarietà, ma ciò non è bastato.
Oggi ognuno di noi ha pagato di tasca propria
un giorno “ lavorativo “ a loro, ai politici più pagati del mondo, invece di
pensare a come uscire dalla crisi, pensano al 30 di luglio, come se quel giorno
fosse l’ultimo giorno del mondo, capisco anche che per gente priva d’idee e di
proposizione, il leader è l’unico appiglio che li può lasciare a godere di
tutti quei privilegi
E non facciamo l’errore di pensare che
le sue sorti, stiano a cuore solo ai suoi, anche quelli del PD-L sono
interessati, un’eventuale condanna li manda a casa tutti.
I politici italiani sono come il
domino, caduto
il primo cadono tutti.
Allora forza scioperate non si sa mai che da
domani dovrete andare a lavorare veramente come facciamo noi.
A noi lavoratori, se facciamo un giorno di sciopero,
ci tolgono i soldi, a voi????
Giuseppe
Salerno
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