lunedì 2 dicembre 2013

DIRITTI E DOVERI


                                          MONTEGIORDANO UN PAESE DA RICOSTRUIRE

L’abbandono che vive il paese di Montegiordano, (il mio paese) è qualcosa di spaventoso.

Anni di cattiva politica anno distrutto un paese .

Oggi ci troviamo di fronte un degrado a dir poco spaventoso, un’amministrazione latitante (che non svolge il proprio impegno).

Marciapiedi sporchi come non si sono mai visti; cestini dell’immondizia sul lungomare che non sono svuotati da settimane, suppellettili vari ammassati vicino ai bidoncini che non vengono raccolti, un esempio su tutti una vecchia sedia bianca in plastica che giace inerme e sgangherata vicino un bidone, forse a dimostrare un’ estate turistica mai avuta, visto la scarsa affluenza di turisti o forse a dimostrazione come una scarsa organizzazione e gestione del personale provochi un cortocircuito organizzativo e di servizi.

Solo due mattine fa; alle 5.30 del mattino, il lungomare della marina di Montegiordano, lungo quasi due chilometri era illuminato solo da un unico lampione scampato non so come allo spegnimento, voci poco credibili parlano sempre di problemi tecnici, visto però che la mattina successiva dopo un mio aspro commento sulla situazione della gestione di quest’amministrazione, come per incanto i lampioni ripresero a funzionare o meglio parzialmente a funzionare.

 Alcuni punti del centro abitato permangono in un’oscurità senza fine , sembra vivere nel fumetto di  Dylan Dog , chi non è amante del genere fumetti che si contraddistinguono per le avventure oltretomba dei suoi protagonisti, inferni e labirinti oscuri dove il  male e il bene si combattono , ecco il paesaggio notturno montegiordanese potrebbe almeno fare da scenario a qualche autore di film o fumetti del genere.

 Di fronte a questo lassismo i falchi della politica locale si riuniscono notte fonda, passeggiando nell’oscurità totale, forse per non essere avvistati e presi a male parole dalla popolazione, forse per un senso del pudore (ne dubito) almeno a non farsi vedere in giro.

Si riuniscono per portare e fare qualche lavoro rimasto sepolto nel cassetto per almeno cinque anni, ma rispolverato per l’occasione delle prossime tornate elettorali comunali e regionali, chissà ricordare a una massaia (ONORE ALLE MASSAIE) che il lavoro fatto davanti casa è merito (parliamo di diritti) di questo o quel politico che si è prodigato fino all’ultimo respiro della sua vita, è un’arma sempre affilata, magari qualche voto che oggi potrebbe sfuggire torna all’ovile.

La mia meraviglia non è per queste persone che hanno fatto della politica il proprio mestiere e senza non saprebbero avere quelle soddisfazioni che un comune cittadino ha; ma dei cittadini che ancora una volta confondono i propri diritti con presunti favori o interessamenti al fine della risoluzione del proprio problema.

La raccolta dell’immondizia è un diritto, la pulizia dei marciapiedi è un diritto, la manutenzione delle strade è un diritto, avere un documento è un diritto, avere la pensione è un diritto, avere l’allaccio del gas è un diritto, trovare un vigile per strada è un diritto.

Carissimi amici tutti questi e moltissimi altri sono dei nostri diritti, che una pubblica amministrazione deve dare in base alle tasse che noi paghiamo (spero tutti, ma ne dubito).

Per parlare onestamente di politica chiunque dovrebbe, prima di proporsi a governare un piccolo paese, redigere un documento dei DIRITTI DEL CITTADINO, così da evitare dopo aver adempito un proprio obbligo, chiedere un risarcimento elettorale, ecco cosa vorrei nel mio paese.

Solo diritto e non privilegio, forse è chiedere troppo.

Da piccolo facevo la lettera a babbo natale per avere i regali, da grande faccio un appello ai miei concittadini non CONFONDIAMO i nostri DIRITTI.

 

MONTEGIORDANO 2/12/13 firma

                                                                                                          Salerno Giuseppe
D

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