MONTEGIORDANO UN PAESE DA RICOSTRUIRE
L’abbandono che vive il paese di Montegiordano, (il mio
paese) è qualcosa di spaventoso.
Anni di cattiva politica anno distrutto un paese .
Oggi ci troviamo di fronte un degrado a dir poco spaventoso,
un’amministrazione latitante (che non svolge il proprio impegno).
Marciapiedi sporchi come non si sono mai visti; cestini
dell’immondizia sul lungomare che non sono svuotati da settimane, suppellettili
vari ammassati vicino ai bidoncini che non vengono raccolti, un esempio su
tutti una vecchia sedia bianca in plastica che giace inerme e sgangherata
vicino un bidone, forse a dimostrare un’ estate turistica mai avuta, visto la
scarsa affluenza di turisti o forse a dimostrazione come una scarsa
organizzazione e gestione del personale provochi un cortocircuito organizzativo
e di servizi.
Solo due mattine fa; alle 5.30 del mattino, il lungomare
della marina di Montegiordano, lungo quasi due chilometri era illuminato solo
da un unico lampione scampato non so come allo spegnimento, voci poco credibili
parlano sempre di problemi tecnici, visto però che la mattina successiva dopo
un mio aspro commento sulla situazione della gestione di quest’amministrazione,
come per incanto i lampioni ripresero a funzionare o meglio parzialmente a
funzionare.
Alcuni punti del
centro abitato permangono in un’oscurità senza fine , sembra vivere nel fumetto
di Dylan Dog , chi non è amante del
genere fumetti che si contraddistinguono per le avventure oltretomba dei suoi
protagonisti, inferni e labirinti oscuri dove il male e il bene si combattono , ecco il
paesaggio notturno montegiordanese potrebbe almeno fare da scenario a qualche
autore di film o fumetti del genere.
Di fronte a questo
lassismo i falchi della politica locale si riuniscono notte fonda, passeggiando
nell’oscurità totale, forse per non essere avvistati e presi a male parole
dalla popolazione, forse per un senso del pudore (ne dubito) almeno a non farsi
vedere in giro.
Si riuniscono per portare e fare qualche lavoro rimasto
sepolto nel cassetto per almeno cinque anni, ma rispolverato per l’occasione
delle prossime tornate elettorali comunali e regionali, chissà ricordare a una
massaia (ONORE ALLE MASSAIE) che il lavoro fatto davanti casa è merito (parliamo
di diritti) di questo o quel politico che si è prodigato fino all’ultimo
respiro della sua vita, è un’arma sempre affilata, magari qualche voto che oggi
potrebbe sfuggire torna all’ovile.
La mia meraviglia non è per queste persone che hanno fatto
della politica il proprio mestiere e senza non saprebbero avere quelle
soddisfazioni che un comune cittadino ha; ma dei cittadini che ancora una volta
confondono i propri diritti con presunti favori o interessamenti al fine della
risoluzione del proprio problema.
La raccolta dell’immondizia è un diritto, la pulizia dei
marciapiedi è un diritto, la manutenzione delle strade è un diritto, avere un
documento è un diritto, avere la pensione è un diritto, avere l’allaccio del
gas è un diritto, trovare un vigile per strada è un diritto.
Carissimi amici tutti questi e moltissimi altri sono dei
nostri diritti, che una pubblica amministrazione deve dare in base alle tasse
che noi paghiamo (spero tutti, ma ne dubito).
Per parlare onestamente di politica chiunque dovrebbe, prima
di proporsi a governare un piccolo paese, redigere un documento dei DIRITTI DEL CITTADINO, così da
evitare dopo aver adempito un proprio obbligo, chiedere un risarcimento
elettorale, ecco cosa vorrei nel mio paese.
Solo diritto e non privilegio, forse è chiedere troppo.
Da piccolo facevo la lettera a babbo natale per avere i
regali, da grande faccio un appello ai miei concittadini non CONFONDIAMO i nostri DIRITTI.
MONTEGIORDANO 2/12/13 firma
Salerno Giuseppe
D
Nessun commento:
Posta un commento