mercoledì 9 aprile 2014

ALLA CANNA DEL GAS

Nel 2014 a Montegiordano, la politica si fa ancora con i mezzucci del dopoguerra.
All'epoca, nel caos lasciato dal conflitto i cittadini erano stremati, qualsiasi situazione, dava loro una speranza.
Oggi qualcuno pensa così, dopo 5 anni di immobilismo totale l'amministrazione si è destata come d'incanto.
La primavera finalmente ha dato vita alle membra e linfa all'intelletto, a ridestato l'acume.
È come guardare un campo arido, bagnato dalla pioggia.
Ecco a Montegiordano la vita è sbocciata, hanno violentato la natura, tagliato alberi e siepi per sistemare casupole di legno, piazzate davanti alle finestre delle persone, che sono passate come d'incanto dal panorama del mare ad una casetta in legno.
Dove vai per le vie del borgo ci sono lavori,
che movimento che turbinio di vitalità.
Se un passante, si trova oggi a visitare Montegiordano potrebbe avere l'impressione di un'amministrazione vitale.
No, è solo iniziata la campagna elettorale, come di prassi si aprono cantieri, politicanti frequentano i bar, dopo cinque anni di assenza adesso non possono esimersi da sorridere a tutti, offrono il caffè a tutti quelli non ancora catalogati.
Per anni hanno solo litigato, hanno avuto solo l'assillo di continuare il mandato, oggi sono come i gatti che si arrampicano sugli specchi.
Poi dal nulla spuntano cabine ( ne riparleremo ).
Da questo turbinio, escono i primi verdetti, il rinnovamento è stato bocciato, il direttivo senza potere non batte ciglio.
Non fa niente, la politica può attendere.
Oggi la priorità è mantenere il potere.
Montegiordano 10/4/2014
Giuseppe Salerno

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