martedì 4 novembre 2014

ONADROIGETNOM ( un paese al rovescio )

Un paese al rovescio, da qualsiasi angolazione lo si voglia vedere il nostro paese è al rovescio.

Ogni cosa sembra normale, ma soffermandosi un attimo ti rendi conto che è tutto al rovescio.

La cosa più frustrante è che oltre ad essere al rovescio è fermo nel tempo, sembra vivere un film in bianco e nero, un film western, dove il vento e la polvere insieme ad arbusti, prendono il posto delle persone, e il trascorrere del tempo è una diapositiva riproposta all'infinito.

Questa la fotografia del paesaggio, quella della vita reale ancora peggio.

Sembra, è speriamo sia così, solo un sembrare;
che le persone si siano abituate a questo stato di cose, si confondono nella polvere, vivendo una vita che si svolge in un moto uniforme costante, senza nessuna variazione.

Anche le cose fatte sono al rovescio, anzi sembrano fatte così a posta, a voler preservare, quel paesaggio descritto prima, quasi si ha il timore che un episodio qualsiasi potesse svegliare la gente, portandola alla realtà.

I lavori vengono concepiti male, così da non dare l'impressione del cambiamento, vengono gestiti peggio, in modo da preservare quel senso di tranquillità ( apparente) evitando così ogni forma di cambiamento nello stato delle cose.

Un esempio, i lavori in contrada foretano, concepiti male, gestiti peggio, lasciati in sospeso,
quelli sospesi, altri iniziati al centro del paese, ma a vederci bene sono la continuazione di quelli sospesi in contrada foretano,
in fondo al lungomare altri lavori, ma sono la conclusione dei lavori iniziati e sospesi in contrada foretano.
A prima vista un fermento, invece non si fa altro che bloccare per l'ennesima volta la diapositiva.

 Un viandante che passa oggi vede un paese disorganizzato, gestito male e immaginato peggio, noi protagonisti del film western in bianco e nero guardiamo con sospetto il viandante che giudica il paese al rovescio, che ci disprezza l'operato e ci intima un cambiamento, per evitare che sullo schermo esca fine.

Ma lui, il viandante, vive in un paese normale dove la vita è a colori, dove la vita si svolge con un movimento non lineare fatto di accelerazioni e di frenate di inversioni e ripartenze, dove forse, noi ci troveremo a disagio, lo stesso che prova lui nel nostro paese, dove la vita è in bianco e nero e la vita si svolge in un moto lineare.

Lui vive un film a colori, noi in bianco e nero.

Abbiamo provato a mettere un poco di colori, ma purtroppo, se con i lavori è stata una nostra incapacità, in questo caso non ci è dato modo di parlare, l'autonomia di chi gestisce i colori è assoluta e indiscutibile, e dove forse un bel quadro in bianco e nero, avrebbe fatto bella mostra illustrando la vita passata del paese;
 noi nel paese al rovescio abbiamo fatto quadri colorati di animali famelici, profetizzando pure la fine del paese;
trascurando un particolare che quella fine oggi è nelle mani di chi dirige, forse o volutamente si è tralasciato di dire o scrivere che la responsabilità eventuale è dell'attuale amministrazione.

Viviamo nel paese al rovescio dove comanda chi dovrebbe ubbidire, dove non sorveglia chi dovrebbe sorvegliare.
Chi dovrebbe sorvegliare i bimbi sul pulmino non va, chi dovrebbe lavare i piatti non li lava ma non perché sfaticato deve sostituire chi dovrebbe sorvegliare i bimbi;
e i piatti? Li lava la persone che ha sostituito chi non ha accompagnato i bimbi, al ritorno del pullmino.
Nel paese al rovescio non si danno strutture pubbliche in affitto a chi vuole investire e magari creare qualche posto di lavoro, ma le stesse strutture poi si decidono di darle ad altri, ancora non si capisce bene il perché.
Semplice perché il primo voleva lo stabile in affitto e provvedendo anche alla eventuale ristrutturazione, altri lo avranno a titolo gratuito, il primo lo voleva per creare nuove opportunità di lavoro, il secondo ancora non si è capito bene lo scopo.

Il paese alla rovescia ONADROIGETNOM ( Montegiordano), dove tutto è fermo niente si muove,
 
MA TUTTI SI FANNO I CAZZI PROPRI. IN UN FILM IN BIANCO E NERO.


Il film in bianco e nero lo abbiamo voluto noi.
Qualche mese fa potevamo mettere un film a colori, il coraggio ci è mancato.

Montegiordano 4/11/2014 Giuseppe Salerno



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