martedì 1 maggio 2012



                                                                PRIMO MAGGIO

NELLA FOTO POSSIAMO AMMIRARE LE TRE SCIMMIETTE CHE GOVERNANO E GESTISCONO IL LAVORO IN ITALIA.

PARLIAMO DEI TRE SEGRETARI DEI MAGGIORI SINDACATI ITALIANI , CHE NEL CORSO DEGLI ANNI HANNO SAPUTO SPERPERARE TUTTI QUEI DIRITTI ACQUISITI NEGLI ANNI CON SACRIFICI E ANCHE A VOLTE DOLORE.

MA SIAMO SICURI CHE I NOSTRI CARISSIMI RAPPRESENTANTI SINDACALI SIANO DALLA PARTE DEI LAVORATORI?

SECONDO ME NO, QUESTI SIGNOROTTI PENSANO SOLO A LORO E I LORO AMICI,
BASTI PENSARE CHE NEL PARLAMENTO ITALIANO SIEDONO BEN IL 65% DI EX SINDACALISTI, QUI GLI ITALIANI HANNO SUBITO LA DOPPIA BEFFA,

LA PRIMA E' SORBIRSI GENTE INCOMPETENTE COME SINDALISTA, CHE PER HANNI HANNO SVENDUTO L'ANIMA E I DIRITTI DI NOI LAVORATORI.

SECONDO DOPO AVER PERPRETATO IL PIU' GRANDE CONFLITTO DI INTERESSE ITALIANO LI RITROVIAMO COME POLITICI, QUA, SOTTO LA NUOVA VESTE NON SOLO SONO INCOMPETENTI MA CONTINUANO A PERPRETARE IL CONFLITTO DI INTERESSE CHE LI LEGANO IN MODO INSCINDIBILI CON I LORO SINDACATI CHE NE HANNO PERMESSO LA CANDIDATURA PRIMA, E LA ELEZIONE DOPO.

COSA FARE PER PORRE FINE A QUESTO SISTEMA?
SEMPLICE DICIAMOLO ALLA PEPPE GRILLO   " MANDARLI AFFANCULO "  PROPRIO OGGI.

OGGI NOI FESTEGGIAMO LA FESTA DEL LAVORATORE, PER L'ENNESIMA VOLTA ABBIAMO PERSO L'OCCASIONE DI FAR SENTIRE LA NOSTRA RABBIA E LA NOSTRA INCAZZATURA.

ANDIAMO A ROMA A SENTIRE MUSICA?
DOVREMMO ANDARE A ROMA A PRENDERLI A CALCI NEL SEDERE, ANZI A RIETI DOVE LE TRE SCIMMIETTE OGGI METTONO IN ATTO LA LORO PARTICOLARITA'   " PRENDERE PER I FONDELLI I LAVORATORI ITALIANI, I PENSIONATI E I DISOCCUPATI.

SIAMO TUTTI FELICI ANDIAMO A ROMA A CANTARE E BALLARE, MENTRE LORO FANNO I CAZZI LORO.

FORSE UN GIORNO I LAVORATORI ITALIANI CAPIRANNO COSA QUESTI SIGNORI CI HANNO TOLTO, SPERIAMO SOLO NON SIA TROPPO TARDI..

PRIMO MAGGIO LA FESTA DI CHI LAVORANDO MUORE DI FAME, E DI CHI MUORE DI FAME SENZA LAVORO.

                                                                                      GIUSEPPE SALERNO


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